Il Lapsang Souchong conosciuto in Cina con il nome Zheng Shan Xiao Zhong è un tè che fa discutere per la caratteristica affumicatura.
Alcuni lo bevono, altri lo utilizzano per cucinare come brodo vegetale, altri ancora non lo tollerano a causa delle sue note di soia, sottobosco, tostatura e anche pancetta.
In genere in Europa arriva con foglie grossolane e una tostatura pesante ma un ottimo Lapsang lo dovrebbe avere foglie molto piccole, lievemente arricciate e una affumicatura con legno di pino molto delicata.
Stiamo parlando ovviamente di un tè nero cinese, totalmente ossidato e poi affumicato che viene coltivato sui monti Wuyi, dove vengono prodotti anche gli oolong di rupe, nel nord Fujian e precisamente nella contea di Tong Mu.
Le storie e leggende che ho sentito sul perchè i contadini del Fujian abbiano affumicato il Lapsan Souchong sono molto. Se vi interessano potrei scrivere un post…ma fatemelo sapere…
Il tè che recensisco oggi è però una nuova creazione di Cindy Chen e della sua farm che oltre a produrre oolong di rupe, coltiva anche dell’ottimo Lapsang Souchong proprio nel villaggio originale di Tong Mu.
La coltivazione è biologica e selvatica come si può notare dalle foglie mangiate dagli insetti nelle foto sottostanti.
Gli alberi che si trovano nell’appezzamento della famiglia Chen furono piantati all’inizio del Novecento per poi essere lasciati in abbandono diversi anni più tardi.
Le piante hanno continuato il loro percorso di crescita e oggi fanno parte della proprietà della famiglia Chen che le utilizza mantenendo la coltivazione ancora selvatica.
Cindy racconta che questo tè è una sperimentazione che ha avuto un buon successo. Due anni fa 6 clienti hanno comprato diversi chilogrammi di Lapsang non affumicato e il risultato è stato tanto fenomenale quanto inaspettato: foglie terminate in brevissimi tempi, richiesta di ulteriore tè da parte dei 6 clienti e intanto la nomea di questo tè incominciava a farsi pesante.
Infatti oggi la famiglia Chen produce 10 gradi diversi (qualitativi) di Lapsang non affumicato e tre pile di Lapsang affumicato.
Questo tè che ho recensito è di grado 6, una via di mezzo.
Ho provato questo tè con gaiwan da 100ml e 5gr di foglie. Acqua a 80° e infusioni di 10-15-25-35 secondi. [Ho provato anche a 95° e 100° con 15-30-45-60 secondi ma ho ottenuto un tè migliore nell’altro modo].
Le foglie secche sono nere e luminose, piccolissime e lievemente arricciate.
L’infuso è impressionante. Frizzante, quasi piccante nell’immediato, per poi lasciare spazio ad un aroma di frutta matura, mango, fichi d’india e peperoni rossi. La prima infusione è davvero ricca di sapori, dalla seconda l’aroma diventa più lieve e esce una nota di sottobosco quasi impercettibile ma interessante.
Il liquore è di colore ambrato, liscio con note di frutta matura e agrumi: la quarta infusione sembrava fosse stata spruzzata con del limone.
Un nero particolare da trattare con temperature leggermente più basse per poterne godere degli aspetti più dolci.