Da un mese a questa parte mi sono concentrato sull’Oriental Beauty e sullo Yuchi Wild e non ho più scritto nessun post.
Stasera assaggio un tè che avrei dovuto bere con i miei “colleghi” amanti del tè durante i nostri video-incontri con assaggi e discussioni.
Il tè che ho assaggiato è un tè nero, artigianale, proveniente dal Giappone.
Non mi dilungherò molto perchè ammetto di avere un pò più di conoscenze sui tè provenienti dalla Cina e da Taiwan e di essere meno attratto da quelli nipponici.
Consiglio comunque a chi volesse ulteriori informazioni di visitare e contattare il mio amico Massimo sul suo blog Orange Pekoe.
Questo tè proviene in particolare dalla prefettura di Okayama nel sud del Giappone e viene raccolto, lavorato e prodotto in una piccola azienda artigianale. Un tè slow food!!!
Le piante di questa camellia vengono coltivate in una piccola e stretta valle in cui si verifica un microclima che differisce dalle zone circostanti.
La valle è spesso immersa da una fitta nebbia che ricorda quella di Darjeling e si differenzia molto da quelle giapponesi. Questa nebbia ritarda la maturazione della pianta e i produttori devono quindi fare sempre i conti con il periodo giusto della raccolta che spesso è tardivo.
In teoria le foglie vengono raccolte nella seconda settimana di maggio, questa partita (2014) però arriva un pò in ritardo a causa delle forti nebbie.
Le foglie vengono raccolte a mano e lavorate in maniera artigianale.
Quello che più è interessante di questo tè è il suo sapore particolarmente ibrido.
Il liquore infatti presenta caratteristiche intermedie tra i tè giapponesi che hanno un sapore erbaceo, marino e che ricorda l’alga e i Darjeeling indiani che hanno un sapore più maltato, corposo e dolce.
Le foglie sono intere e curve, molto piccole, di color nero opaco. L’aroma è fresco e non vi è presenza di off notes.
Infuso dalle foglie di media grandezza di color marrone e verde molto scuro. Attacco che ricorda le alghe marine e finale dolce con sentore di carote caramellate e papaya.
Liquore giallo, leggermente ambrato con sfumature dolci e marine ma molto leggere.
Il corpo è complesso e come già detto in precedenza definirei “ibrido”: a metà dolce corposo e maltato e in parte marino ed erbaceo e pare quasi ci sia la presenza di limone. Finale fresco e corto. Astringenza nulla.
Ho provato questo tè utilizzando il gaiwan. 4 grammi, 90° 10-15-15-20 secondi.