Oggi ho il piacere di recensire un regalo prezioso: un tè nero Birmano molto particolare.
Le foglie di questo tè vengono raccolte a mano da piante selvatiche ed indigene che crescono in Birmania sul confine con lo Yunnan in una zona inaccessibile a noi Europei per motivi di sicurezza (droga, bordelli, guerriglia e minoranza etnica irrequieta).
Questi alberi hanno circa una ventina di anni e provengono dal cultivar Zi Ya che è una camellia a variante viola.
Infatti questa camellia selvatica produce una maggiore quantità di antociani che provocano una colorazione viola nelle foglie e nei boccioli.
Probabilmente questa varietà ha sviluppato la capacità di produrre più antiocianine per attirare un maggior numero di insetti impollinatori grazie al colore viola delle foglie ma anche per prevenire i danni che il sole può provocare alla pianta.
Ho provato questo tè con un gaiwan da 100 ml e 2,5 gr di foglie. Acqua a 95° e infusioni di 12-17-25-30 secondi.
Le foglie secche sono nere, con qualche gemma di color crema. Le foglie sono affusolate e si presentano come degli aghi lunghi e stretti.
L’infuso presenta come base il classico aroma dei dianhong dello Yunnan con note maltate, cacao e legno al quale si aggiungono profumate sfumature di papaya matura e pomodoro fresco. Quest’ultima nota è una caratteristica che ho trovato anche nei tè neri taiwanesi di cultivar T18 che infatti è incrociato con assamica birmana. Dalla terza infusione le note fruttate e vegetali si appiattiscono lasciando spazio a una dolce nota di miele che domina le precedenti.
Il liquore di color ambrato ha un bel corpo e ricorda il sapore dei dianhong ma si presenta molto più dolce e delicato con note di miele, cacao e agrumi.