Fuxi si trova nella zona della Montagna Gialla (Huangshan) nella provincia di Anhui ed è il luogo in cui Xie Zhengan, durante la dinastia Qing, selezionò i germogli delle piante di tè locali per dare vita al famoso Huangshan Mao Feng.
Non avevo mai assaggiato la versione di questo tè coltivata nel suo luogo d’origine, così mi sono messo in viaggio per andare a toccare con mano queste piantagioni.
I dintorni di Huangshan sono pieni di colline coltivate a tè ed infatti anche nel tragitto per arrivare in questo piccolo villaggio ho potuto constatare quanto sia importante questa coltura nell’economia locale.
Purtoppo sono andato a Fuxi a settembre, mentre questo tè verde viene raccolto solamente in primavera. Così ho deciso di entrare in un piccolo negozietto locale per acquistarne un po’ e fare due chiacchiere con la gente del posto.
Qui ho incontrato uno splendido signore che mi ha raccontato un po’ della sua vita e mi ha anche detto una frase molto poetica:“Quando il sole sorge le piante di tè si illuminano”.
Nel mentre i proprietari del negozio mi hanno offerto due Mao Feng locali: il primo Mingqian e il secondo selvatico raccolto durante il periodo del “Grain rain festival” e denominato Guyu.
[Il calendario agricolo cinese viene diviso in 12 parti di 15 gg e questi tè riportano nel nome il periodo in cui sono stati raccolti:”Pre Qing ming” oppure detto “Mingqian” è raccolto entro il 5 aprile – “Yu qian” viene raccolto prima del 20 aprile – “Guyu” prima del 5 maggio – “Li xia” entro il 20 maggio].
Entrambi i tè mi sono stati offerti in un bicchiere di vetro. E’ usanza comune in Cina preparare i tè verdi in questo modo, ma chiedo sovente un altro bicchiere per poter controllare l’infusione!
Con un’unica lunga infusione mi è piaciuto di più il Mingqian Mao Feng, tè molto delicato e dolce; farlo diventare amaro è quasi un’impresa!
La sua versione selvatica, invece, riserva sorprese preparata con il metodo del Gong Fu Cha, in quanto si possono apprezzare meglio le sue note floreali. Difficile dire quale sia il “migliore” in quanto lo Wild Mao Feng è stato raccolto dopo ed è quindi di qualità inferiore, se così si può dire.
Riporto qui le note di entrambi i tè, che ho avuto il piacere di rifare a casa:
Ho deciso di prepararli con 2,5 gr di foglie in 50ml di acqua a 80°C facendo infusioni multiple.
- Mingqian Mao Feng
Prima infusione di 70 secondi: le foglie infuse profumano di castagna bollita, simile ad un Long Jing, ma più delicato. Ritrovo lo stesso sentore nel liquore, che è molto dolce ed ha un corpo leggero.
Seconda infusione di 2 minuti e 15 secondi: al naso non si apprezzano differenze, mentre il liquore ha un gusto più deciso e la nota di castagna si fa più presente, lasciando in bocca un piacevole retrogusto dolce.
Terza infusione di 2 minuti e 35 secondi: nelle foglie infuse emerge il sentore vegetale ed è appena percepibile quello di grano turco. In bocca il gusto ricorda le nocciole e si fanno strada le note vegetali ritrovate nell’infuso.
Quarta infusione di 3 minuti e 10 secondi: Non vi sono significative variazioni, anche se il liquore comincia a perdere la dolcezza che l’ha caratterizzato nelle precedenti infusioni.
- Wild Guyu Mao Feng
Le Foglie secche hanno sentori floreali e vegetali.
Prima infusione di 75 secondi: le foglie infuse hanno note che raramente si trovano in un tè verde, infatti ricordano quasi un oolong taiwanese; note floreali che associo al profumo dell’osmanto.
Il liquore è dolce, vegetale e sa di nocciola.
Seconda infusione di 2 minuti e 15 secondi: le foglie infuse mantengono le caratteristiche descritte in precedenza e nel liquore compare una nota floreale. Al palato è morbido.
Terza infusione: di 2 minuti e 25 secondi: prevale il sentore vegetale sia al palato che al naso, ma nelle foglie infuse oltre alle note floreali descritte in precedenza si può trovare un accenno di canfora.